Copagri Lazio al Forum Italo-Latinoamericano sulla filiera agroalimentare del territorio laziale

Si è concluso con la plenaria dello scorso 26 settembre, a cui ha preso parte anche Copagri Lazio, il Forum PMI Italo-Latinoamericano sulla Filiera Agroalimentare del Lazio, che si è tenuto presso il Castello Angioino di Gaeta, alla presenza dei Delegati IILA nel Basso Lazio.

E’ stato il momento conclusivo di un percorso di incontri e scambi tra i delegati dell’Istituto Italo-Latino americano e il territorio, con l’obiettivo di promuovere opportunità commerciali, condividere esperienze, avviare collaborazioni imprenditoriali e valorizzare le eccellenze produttive del Lazio.

Il Foro Pymes Italo-Latinoamericano, ha visto la partecipazione di 11 delegazioni dal Sud America e rafforzato il dialogo internazionale sulle produzioni locali e le opportunità di business. I numeri hanno visto 6 aziende laziali ospitanti, oltre 100 incontri B2B e ospitalità a cura del MOF di Fondi.

L’incontro ha messo in risalto quelle che sono le produzioni agroalimentari del Lazio.  Durante la plenaria si è parlato a lungo di ciò che il territorio è in grado di realizzare con il Governatore Rocca che ha evidenziato l’innovazione e la valorizzazione delle produzioni tipiche locali.

Il presidente Arsial Raffa ha concentrato il proprio intervento sulla crescita dell’ente che oggi è presente nel mondo dove ha dato vita a numerose iniziative  per promuovere la tipicità del Lazio.

Per Copagri Lazio presente il responsabile del sud pontino Erminio Di Nora: “Il settore agroalimentare è stato al centro del dibattito come è  giusto che sia. Valorizzare modelli produttivi innovativi, processi di internazionalizzazione e scambio di know-how in aree strategiche per l’Italia e l’America Latina, può senz’altro aiutare le nostre imprese e attività agricole. Abbiamo anche il settore del mare e della pesca professionale da valorizzare. Sosteniamo la creazione di marchi tipici per prodotti particolari come la tellina  e il supporto ai pescatori affinché possano far fronte ai cambiamenti climatici come in agricoltura”.

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